Domanda:
Eredità: Donazione o pseudo-vendita?
Darkhawk
2011-04-29 19:36:23 UTC
Vi pongo un caso: Una vedova vuole lasciare in eredità ai tre figli (che chiameremo A - B - C) tre case di diverso valore, una divisa tra A e B, l'altra tra A , B e C, e l'ultima, quella con importo maggiore per 2/4 a B, 1/4 a A e 1/4 a C. Approssimativamente la somma del valore degli immobili per ciascun figlio è suppergiù uguale. In quesito è il seguente: alla vedova conviene donare oppure fare una pseudo vendita con cambiali??
Se dona, si può fare un mutuo su quella parte di casa?
Quali sono i pro e i contro a livello legale e a livello economico???
Le imposte sono le stesse???
Insomma, voi che fareste?
Tre risposte:
mailuargh
2011-04-29 19:43:20 UTC
http://www.finanzaonline.com/forum/officine-giuridiche-legal-financial-forum/918068-donazione-o-finta-vendita-di-immobili-come-muoversi-2.html
anonymous
2011-04-30 11:31:09 UTC
non capisco perchè, se la vedova vuole lasciare in eredità ai suoi figli in un certo modo, deve fare una donazione o pseudo-vendita



è sufficiente fare un dettagliato testamento e magari depositarlo dal notaio, visto che lei vuole lasciare in eredità



le donazioni poi, impediscono alle banche di dare mutui, a chi vuole appunto comprare casa proveniente da donazione



http://www.centroconsumatori.it/download/35v25393d32216.pdf



http://www.fondazionefirc.it/aiuta_ricerca/dichiarazione_di_successione.asp#
Alex Lustig
2011-04-30 00:52:17 UTC
L'unica differenza sostanziale è che con una donazione è possibile riprendersi il bene successivamente, mentre ovviamente con la successione ereditaria no.

Per il resto, normativa e trattamento fiscale sono gli stessi.

La cosa più conveniente è redigere un testamento in cui si precisa la volontà di suddividere tra gli eredi i beni immobili, così come precisato. Così facendo l'eredità non viene devoluta "per legge" ma "per testamento". Questo ovviamente non consentirebbe di violare obblighi e norme, ma in questo caso non lo si sta facendo. La legge si limita a prevedere una divisione equa del patrimonio, e siccome nel modo ipotizzato l'equità rimane e vengono salvaguardati i diritti dei figli, il testatore può disporre una divisione più dettagliata dei beni e non per forza un terzo a testa.


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