Domanda:
Box ad uso autorimessa venduto senza il Certificato Prevenzione Incendi!?
anonymous
2010-12-20 00:28:56 UTC
Ciao, a Luglio ho acquistato un appartamento con cantina e box ad uso autorimessa tramite un'agenzia immobiliare. Alla prima riunione di condominio ho scoperto che il box (interrato) non può essere utilizzato come autorimessa in quanto privo del Certificato Prevenzione Incendi. Tale mancanza era stata messa a verbale nelle riunioni di condominio passate. L'agenzia non mi ha mai parlato di questo problema, anzi mi ha sempre assicurato che era tutto in regola e che avevano pensato loro a fare tutti i controlli. Cosa posso fare? Posso in qualche modo recuperare le spese che dovrò sostenere per farmi rilasciare il certificato dai Vigili del Fuoco? O comunque, posso richiedere un risarcimento danni dovuto al fatto che mi hanno venduto un box senza avermi avvisato che non poteva essere utilizzato come autorimessa? Grazie, Gaetano
Tre risposte:
Ciccia
2010-12-20 02:22:13 UTC
Non è il notaio che deve verificare l'esistenza del CPI: lui verifica solo la destinazione d'uso (che ovviamente sarà C/6 ovvero autorimessa). Il fatto che manchi il CPI è una mancanza della parte venditrice: addirittura se tu volessi puoi intentargli causa e chiedere la nullità dell'atto con restituzione delle somme versate ed eventuali danni (ti ha tenuto nascosto una questione fondamentale per l'utilizzo del bene). Senza arrivare alla risoluzione dell'atto, puoi provare a trovare un accordo con il vecchio proprietario: lui si assume l'onere dell'ottenimento del CPI e tu non gli fai causa.



@ capisco il tuo stato d'animo, ma, purtroppo, l'agenzia non ha responsabilità nei controlli. O meglio, per legge l'agente non è tenuto a verificare le varie conformità degli immobili: è tutto a carico del venditore. Opinabile (sono d'accordo con te), ma tant'è. Sbagliano gli agenti a garantire a parole che un immobile "è tutto a posto": non lo devono fare perchè non è ne' loro compito ne' loro competenza.



Detto questo, se hai tempo e denaro da impiegare, puoi addentrarti in una causa. Altrimenti appoggiarti ad un tuo tecnico di fiducia che ti risolva la situazione ad un prezzo ragionevole (tra l'altro, il CPI dovrebbe essere a livello condominiale: l'amministratore si deve far carico di trovare chi risolve la situazione. Anche perchè nella tua stessa situazione saranno anche tutti gli altri condomini).
quirino
2010-12-20 15:24:18 UTC
D'accordo anch'io sul fatto che non vi sia alcuna responsabilità del notaio che non era tenuto a richiedere il c.p.i. per la vendita del box né a farne menzione in atto, potendosi quest'ultimo stipulare senza alcun riferimento ad esso. La responsabilità dunque è interamente del venditore. Dal mio punto di vista, nel caso di specie, si configura quello che, in giurisprudenza, viene definito un caso di "aliud pro alio", che ricorre allorché la cosa sia totalmente differente rispetto a quella dovuta e si tratti di una differenza rilevante nell'economia del contatto, ovvero quando si tratti di cosa appartenente ad un diverso genere di quella venduta, ovvero ancora, come nel caso di specie, la cosa consegnata rispetto a quella che ha formato oggetto dell'accordo di vendita, risulti priva delle caratteristiche o qualità necessarie alla sua naturale funzione economico-sociale. Ora, è questo il caso di specie, tanto che si precisa che il box non può essere utilizzato come autorimessa in quanto privo del c.p.i. In questi casi non si ha nullità dell'atto (le nullità di un contratto sono tassative per legge), ma si può agire legalmente per la risoluzione del contratto per inadempimento del venditore, in base alla generale previsione di cui all'art. 1453 codice civile, senza dunque soggiacere ci termini di decadenza (necessità di denunzia dei vizi entro 8 giorni dalla scoperta) e di prescrizione (un anno dalla consegna) previsti dall'art.1495 c.c., con specifico riguardo alla disciplina della compravendita. Ciò significa che ci si può giovare del più lungo termine decennale di prescrizione per richiedere la risoluzione del contratto. Ove, tuttavia, non si abbia interesse ad ottenere detta risoluzione, si può, in alternativa, richiedere "l'esatto adempimento", ovvero si può pretendere, anche attraverso azione legale, che il venditore sia tenuto a consegnare l'ESATTA COSA che formò l'oggetto del contratto di vendita. In altri termini, nel caso di specie, si può pretendere che il venditore fornisca a sue cura e spese il c.p.i.
anonymous
2010-12-20 02:12:44 UTC
Anche il notaio ha la sua bella colpa: spetta a lui infatti controllare che ci sia il cerificato prevenz incendi. Io come agente immobiliare ho venduto un box da poco ed è stato il notaio a telefonarmi chiedendomi di cercare il proprietario x fargli avere questo certificato. Aòltrimenti l'atto non si poteva fare.

Ciao


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