Ciao.
In efffetti non c'è una legge che regola la quantità delle spese di accatastamento e di predisposizione del regolamento di condominio da attribuire all'acquirente di un alloggio in costruzione.
E' una prassi ingiusta ma purtroppo ormai consolidata che questi oneri spettino a ciascuno degli acquirenti dei futuri alloggi.
Perché dico ingiusta? Perché quando io compro un immobile, dovrei acquistarlo già accatastato e dotato di regolamento di condominio e regolamento condominiale.
Così infatti avviene nelle trattative tra privati relative a beni non nuovi.
Perché dico consolidata? Perché il costruttore, ormai in molte parti d'Italia, vuole recuperare la totalità di tali spese (se non farci anche un ulteriore guadagno) e non le fa rientrare nel prezzo di acquisto, ma le chiede a parte, sobbarcando il compratore di ulteriori oneri (e lo stesso discorso vale anche - spesso - per le spese di allacciamento degli impianti ai vari fornitori delle utenze, come luce, acqua, gas e telefono).
Le spese per la redazione del regolamento di condominio e di accatastamento dell'immobile divengono quindi non quantificabili, perché le imprese costruttrici si rivolgono, per entrambe le procedure, a tecnici di propria fiducia (geometri, architetti, ingegneri) che ovviamente possono richiedere compensi e onorari diversi fra loro.
La differenza di queste spese da un complesso immobiliare ad un altro può poi ovviamente dipendere anche dal numero e dalla tipologia delle unità che compongono il complesso stesso.
Comunque, visto che queste spese solitamente vengono messe a carico di ciascuno degli acquirenti pro quota, secondo quanto previsto dalle tabelle millesimali, visto che il costruttore non deve avere alcun guadagno ma solo un recupero di tali oneri, il mio consiglio è quello di richiedere in visione le fatture emesse all'impresa dai professionisti che hanno proceduto all'accatastamento dell'immobile e alla redazione del regolamento condominiale, per controllare di pagare soltanto quello che realmente spetta secondo la quota millesimale.
E putroppo non è illecito né illegale che il costruttore ti chieda quel tasso di interesse per eventuali rate di acconto prezzo non pagate: magari l'impresa costruttrice ha contratto un mutuo fondiario per la costruzione dell'edificio e deve a sua volta corrisponderne le rate. Ti pare che voglia rimetterci di tasca propria..? Certo non è corretto, ma è così.
Saluti