Ciao Leonardo, Mi dispiace per la Tua situazione, alla moglie di Berlusconi danno una rendita di CENTOMILA Euro al giorno, Tu invece sei costretto a dormire sulle panchine!!! Allucinante!!!!
Da oggi gli indigenti senza un tetto sulla testa e con un sogno grande come la casa (che non hanno), godono di una possibilità in più: occupare abitazioni popolari non è reato.
A dirlo non è Nunzio D'Erme, leader storico di Action il movimento di lotta romano per l'occupazione di alloggi e edifici liberi.
È la Corte di Cassazione, con la sentenza 35580, che rovescia le precedenti e assolve una donna romana, G. D.A., 39 anni, sola e con un figlio a carico, che era stata condannata il primo dicembre 2006 dalla Corte d'Appello di Roma alla pena di 600 euro di multa per occupazione abusiva di un'abitazione di proprietà dell'Istituto case popolari.
Il "diritto all'abitazione" è quindi anche per i giudici della Suprema Corte uno dei diritti fondamentali della persona, ma il fatto stesso che si abbia bisogno dei giudici per vederselo confermare è l'indice di quanto la vita in Italia in molti casi possa essere ben lontana dalla soglia minima della decenza.
Comunque, da quello che leggo sui vari forum conseguenze penali non ci sono ( l'Italia è molto permissiva), e quindi continui ad abitarci, poi Ti daranno un'alloggio ( dovrebbero UFFICIALMENTE facendo Tu parte delle persone indigenti, nullatenenti, e disoccupate:
Auguri
Ciao.
Occupazione abusiva di case popolari, stato di necessità, diritto all’abitazione
Cassazione penale , sez. II, sentenza 26.09.2007 n° 35580
Occupazione abusiva di case popolari – stato di necessità – diritto all’abitazione – insussistenza [art. 54 c.p.; art. 2 Costituzione]
Non si configura il reato di occupazione abusiva di case popolari se il fatto è commesso in stato di necessità.
Il “danno grave alla persona”, necessario per la sussistenza dell’esimente di cui all’art. 54 c.p., si verifica non solo nel caso di lesioni dirette della vita o dell’integrità fisica del soggetto, ma anche nel caso di lesioni indirette: la mancanza di un alloggio costituisce un’ipotesi di lesione indiretta dell’integrità fisica, poiché il diritto di abitazione rappresenta un diritto per tutte le persone indigenti.
Via libera dei giudici se si è davvero poveri
Fermi tutti, occupare case non è un reato. A dirlo non è Nunzio D'Erme, leader storico di Action il movimento di lotta romano per l'occupazione di alloggi e edifici liberi, nè uno dei tanti militanti del gruppo. E' la Corte di Cassazione con una sentenza che rovescia le precedenti e assolve una donna romana, sola, con un figlio, che aveva occupato abusivamente un immobile di proprietà dell'Iacp che il tribunale e la Corte d'Appello avevano invece condannato a una multa di 600 euro. Il 'diritto all'abitazione' è uno dei diritti fondamentali della persona - dice la Cassazione - e il fatto stesso che si abbia bisogno dei giudici per vederselo confermare è l'indice di quanto la vita in Italia - e a Roma in particolare - in molti casi possa essere ben lontana dalla soglia minima della decenza.
Dopo la pubblicazione della sentenza, volontari impegnati nell'assistenza ai senzatetto come Morgan Palmas hanno reagito con rabbia. Sul suo blog ricorda che in Italia ci sono almeno centomila persone costrette a vivere sulla strada. E da questo momento, visto che anche la Cassazione lo permette, annuncia che aiuterà chi ne ha bisogno a trovare una sistemazione. Attraverso Morgan ho parlato con i volontari de La Via Lattea. 'Dove è la novità?', mi hanno chiesto. A Roma è così da tempo, si tratta solo di ufficializzare quello che già accade. Il Comune infatti protegge il diritto all'occupazione delle case finché gli occupanti non si vedono assegnare un alloggio nelle case popolari.
E allora la conclusione è che se occupare case non è reato, forse anche i giudici della Cassazione si sono resi conto che questo paese sta andando davvero a rotoli.