Purtroppo la scarsa professionalità e la poca serietà sono ormai una consuetudine nel mondo delle compravendite immobiliari.
La caparra doveva già essere in tasca sua da tempo!
L'assegno di caparra che accompagna la proposta di acquisto è sempre intestato al proprietario ed è un assegno non trasferibile. Nel momento in cui è stato comunicato all'acquirente che lei ha accettato la proposta di acquisto, questo assegno doveva esserle consegnato.
Se dopo aver accettato una proposta di acquisto ha addirittura stipulato una successiva scrittura privata, in questa scrittura privata sicuramente sono riportate le somme di denaro che in questo caso avrebbe precedentemente preso; e le somme di denaro che avrebbero dovuto versare a suo favore alla sottoscrizione di suddetta scrittura che ne avrebbe costituito quietanza.
Guardi bene se queste somme sono state fatte passare come acconto, caparra confirmatoria o caparra penitenziale, perchè in caso di recesso la parte che lo subisce è tutelata in maniera diversa.
Se lei non ha incassato alcuna somma di denaro è venuto meno ciò che è stabilito nell'art. Art. 1754 che stabilisce che "E' mediatore colui che mette in relazione due o più parti per la conclusione di un affare, senza essere legato ad alcuna di esse da rapporti di collaborazione, di dipendenza o di rappresentanza."; poichè il mediatore in questo caso ha decisamente tutelato uno solo dei due comparenti.
L'unico consiglio sensato da darvi credo sia quello di rivolgervi ad un legale, la questione è troppo delicata per essere risolta su un sito internet!
Se invece vuole divertirsi con il mediatore faccia un esposto sull'accaduto presso la camera di commercio competente e si informi se la modulistica utilizzata sia stata regolarmente depositata presso la stessa camera di commercio. Se fa parte di un franchising invii anche al al franchisor una letera dove farà presente quanto accaduto con il loro affiliato. In bocca al lupo.